Remotizzazione osservatorio da “giardino”

18 03 2013

La scorsa settimana ho preso 3 giorni di ferie per stare vicino a mia madre che doveva subire un’operazione (che per fortuna è andata bene :-)), purtroppo in ospedale non mi lasciavano stare sempre così ho impiegato il tempo libero di venerdì per smanettare un po’ nell’osservatorio da giardino. L’obiettivo era di mettere in pratica le indicazioni di Ivaldo Cervini in merito alla tecnica del Plate Solving con  Maxim DL: lo scopo finale è quello di poter piazzare l’attrezzatura, bilanciata, sulla colonna e controllare il tutto direttamente da dentro casa (al caldo :-)).Ho cominciato procurandomi un piccolo PC praticamente embedded che, grazie ad un pezzo tornito dal mio babbo, ho fissato nell’alloggiamento precedentemente predisposto per sostenere la pulsantiera del SynScan. Da questa macchina partono i collegamenti verso:

  • Circuito EQ-Direct – tramite cavo seriale DB9
  • OpenFocuser – tramite cavo USB A-B
  • SBIG ST-8XME – tramite cavo USB
  • Ricevitore GPS Garmin (gentilmente regalato dal mio amico Aldo) – tramite connessione USB
  • Dongle WiFi USB 2.4Ghz – per la gestione remota dell’attrezzatura
  • Alimentazione a 12V data dal trasformatore originale del mini PC
Mini PC per la gestione della colonna

Mini PC per la gestione della colonna

In seguito, ispirandomi alla cablatura dell’osservatorio del mio amico Aldo, ho abbondantemente fascettato i cavi in modo da formare due grossi fasci: un fascio principale proveniente dal PC e dalla scatola elettronica che porta sia le alimentazioni che in controlli fino alla montatura; una biforcazione verso il tubo per la gestione della CCD, della messa a fuoco e della fascia anticondensa del C8.

Fasciatura dei cavi

Fasciatura dei cavi

Mi padre mi ha molto criticato per i cavi un po’ troppo spaghettosi, ma l’evoluzione della colonna è stata un susseguirsi di modifiche e ritocchi, quindi ho dovuto appallottolare alcuni fili, studiati per arrivare a telescopi più lunghi. A lavoro terminato mi sono accorto di aver bisogno di fare ancora due modifiche, che però necessitano di ordinare altra roba:

  • Il cavo USB di controllo della SBIG – devo prenderne uno da 5m da lasciare in loco
  • Il cavo di alimentazione della SBIG – quello che parte dall’alimentatore è troppo corto, è indispensabile una prolunga
Il telescopio pronto per osservare

Il telescopio pronto per osservare

Una volta terminata la fascettatura ho bilanciato utilizzando un dinamometro preso nella sezione caccia&pesca di Decathlon avendo l’accortezza di tenere la barra dei contrappesi leggermente retratta, in modo da non avere il tondino di ferro a sbalzo (fonte di impigliature). Per finire ho segnato tutte le posizioni con un pennarello indelebile e, temporaneamente, ho segnato i cavi della SBIG con del nastro isolante grigio, in modo da sapere dove fissare le fascette reversibili: in questo modo il tempo di montaggio si è ridotto ad una mezzoretta.Spero con i nuovi cavi di poter ridurre ancora questo tempo morto, in modo da rendere ancora più rapido il processo.

Grazie al nuovo setup, venerdì sera ho ripreso la Nebulosa Gufo (M97):

La Nebulosa Gufo (M97)

La Nebulosa Gufo (M97)

Le difficoltà maggiori le ho riscontrate in fase di smontaggio: di solito, avendo un portatile dotato di schermo, sfrutto il tempo necessario alla ripresa dei Flat Field per cominciare a riordinare l’attrezzatura. Con l’impiego del mini PC privo di monitor e tastiera, sono andato avanti e indietro da casa al giardino sia per sistemare la flatbox sia per rimuoverla; un altro viaggio si è reso necessario per parcheggiare l’attrezzatura e aspettare il lentissimo warm-up della CCD da parte di Maxim DL.

Come si suol dire chi non ha testa, abbia gambe: domenica quindi ho fatto alcuni esperimenti per cercare di capire cosa si possa fare con i driver EQ-Mod, facendo alcune scoperte interessanti. Cercherò di riassumere i vari casi

  1. Setup da viaggio – PC – SynScan in PC Direct
    Connessione SynScan PC-Direct

    Connessione SynScan PC-Direct

    L’osservazione zingara può portare diverse disavventure ed andare in giro per prati e dover interrompere le riprese per un semplice disguido è decisamente frustrante. Nel menu Utility del SynScan è presente la voce PC-Direct, la quale permette di utilizzare la pulsantiera come un convertitore RS232-TTL: in questo modo è possibile sì controllare la montatura tramite gli EQ-Mod, ma anche riconvertire ad un più lineare controllo tramite SynScan in caso di guai.
    Mi sono quindi domandato cosa potesse accadere se, nella modalità PC-Direct, avessi azionato i movimenti sulla pulsantiera SynScan; ebbenne, sembra che, anche muovendo con la pulsantiera la montatura, i driver EQ-Mod riescano a leggere la nuova posizione del telescopio. In definitiva: non è necessario avere il joypad in caso di utilizzo tramite PC-Direct.

  2. Setup fisso EQ-Direct, JoyPad e controllo remoto

    EQ-Direct con JoyPad

    EQ-Direct con JoyPad


    Il secondo dubbio invece mi è sorto in caso di controllo remoto tramite Microsoft® Remote Desktop: avendo un mini PC senza interfaccia, mi domandavo se fosse possibile collegare un joypad e comandarlo visualizzando il risultato su un secondo PC, in questo caso un portatile con tanto di schermo e tastiera. Ebbene, dalle prove che ho fatto, utilizzando un Windows 7 come server, sembra sia possibile un tale controllo. Se qualcuno si chiedesse il perché di tanta complessità, la risposta è da ricercarsi nella procedura di allineamento con gli EQ-Mod e il plate solving di Maxim: infatti durante la mia osservazione di venerdì sera ho avuto diversi problemi a localizzare la prima stella da aggiungere al Sync, non tanto per problemi di visibilità, quanto più per il tempo elevato (15 minuti) necessario a PinPoint Astrometry a localizzare il (primo) campo inquadrato dal C8, la combinazione C8+SBIG ST-8 restituisce infatti un campo molto piccolo difficile da risolvere. Un aiuto manuale, almeno per il primo puntamento, avrebbe fatto risparmiare molto tempo: c’è da dire, infatti, che dalla seconda stella di puntamento, Maxim effettua la riduzione nel giro di pochi secondi.

L’adattabilità del sistema consente quindi vari scenari come, per esempio, di poter dare il via alle riprese su un PC collegato localmente e recuperare la sessione di ripresa da un PC remoto. Utilizzando VNC invece di RDP, è inoltre possibile avere due client connessi, uno remoto e uno locale, dimostrandosi quindi uno strumento quasi didattico.

Sperando di aver dato qualche spunto di riflessione, rimando i prossimi esperimenti a dopo il passaggio di questa perturbazione che stamattina mi ha presentato l’osservatorio in tenuta natalizia :-).

L'osservatorio e la neve

L’osservatorio e la neve

Simone.


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2 responses

20 10 2013
Martino

Ciao Simone,
devo realizzare una cosa simile, nel senso che volevo fare un mini pc da lasciare fuori sulla colonna. Quali problemi hai incontrato? Il pc riesce a gestire tutto o si intrippa?

20 10 2013
Simone

Non ho riscontrato grossi problemi di prestazioni quanto di interazione, dopo qualche mese ho aggiunto un monitor touchscreen e una tastiera bluetooth per poter interagire durante la fase di puntamento iniziale, durante l’applicazione della flatbox e durante la fase di shutdown (la CCD ha bisogno di una procedura di warm-up che conviene fare in concomitanza con lo smontaggio).

Fatte queste considerazioni, se dovessi tornare indietro cercherei di mettere un netbook attaccato alla colonna.

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