Ciao a tutti, questo weekend l’ho passato a fare un po’ l’elettricista, infatti era già da un po’ di tempo che volevo finire di mettere a posto le varie cassette portaattrezzi che usiamo durante le osservazioni. Tempo fa, prendendo spunto da varie powertank costruite da altri astrofili, ho pensato che potesse essere comodo lasciare le batterie all’interno di asciutti contenitori, esponendo solo le prese di corrente. Complice la mia passione per le valigette in alluminio, ho cominciato ad acquistare gli opportuni contenitori e, armato di power tool, ho sventrato un po’ di coperchi per alloggiare tutti gli spinotti necessari.
Inizialmente realizzavo gli opportuni cavi, con tanto di spinotto di alimentazione, ma visto che la Syntha nel kit SynScan include un cavo di alimentazione con presa accendisigari, mi sono procurato queste scomode prese a pannello: il vantaggio è che il cavo originale si adatta bene alla presa sulla montatura e che nella presa accendisigari è accluso un fusibile, tarato per l’elettronica.
Smontando un UPS da 50KG, sono riuscito a recuperare delle batterie piombo-gel da 17Ah per 12V, i comodi morsetti possono essere fissati con dei bulloni da ø5mm.
Mentre i due connettori a pannello sono stagnati e protetti da guaina termo-restringente, la femmina accendisigari è dotata di una vite centrale (+12v) e di un faston esterno (ground).
La valigetta è in realtà figlia di un precedente esperimento, durante il quale mi è scappata un po’ la mano in merito alle dimensioni.
In questo caso, avendo molto spazio, tanto da poter alloggiare anche una seconda batteria (che però non sono ancora riuscito a recuperare) ho deciso di giocare un po’ includendo un voltmetro a panello, recuperato gratuitamente: è da 75V, ma a caval donato…
L’interruttore superiore isola il voltmetro, in modo da non sprecare la (seppur minima) corrente necessaria per la lettura. L’interno della valigia è analogo alla precedente.
La comodità di queste valigette sta nel fatto che sono a prova di umidità e trovano facilmente posto all’interno del bagagliaio: al contrario le cassette portaattrezzi, a meno di non usarne di dimensioni ragguardevoli, tendono ad essere piuttosto arrotondate e male si adattano agli incastri che spesso devo inventare durante le trasferte astronomiche.
Simone