Il bello di avere una CCD SBIG a doppio sensore è di usare un solo tubo per tutta la sessione fotografica: meno attrezzatura da portare e montare, meno peso sulla montatura, una sola ottica da collimare e mettere a fuoco.
Lo svantaggio di una camera doppio sensore è dato dai filtri che vanno a coprire entrambi i CCD; spesso il secondo sensore non risulta particolarmente performante e un filtro blu o a bamda stretta può renderlo cieco, soprattutto con ottiche di diametro ridotto.
Per questo motivo la SBIG ha realizzato una costosa testa di guida equipaggiata con il TC-237, ossia il sensore di guida della serie ST, che viene gestita e collegata al corpo principale della camera. A questo punto però è necessario avere un secondo tubo che faccia da telescopio di guida.
Con focali corte (600mm) sono riuscito a guidare con successo, in binning 1×1, con un cercatore celestron 9×50 rimaneggiato affinché potesse alloggiare la testa di guida, con una focale di 235mm. Purtroppo tale focale risulta insufficiente (almeno per la mia esperienza) per guidare il C8 ridotto a F6.3 (1288mm); allo stesso tempo, disponendo di una comune EQ6, devo mantenere i pesi ridotti per non superare la portata ridotta della montatura.
Dopo diversi esperimenti ho trovato una valida possibilità nel vecchio telescopio di guida di Cippaldo, l’Orion 80/480, un piccolo acromatico 50/360 rigorosamente autocostruito: Cippolo!
Poiché il C8 equipaggiato con la SBIG, il riduttore di focale, il fuocheggiatore AstroFocus e i vari accessori risulta piuttosto pesante, ho chiesto a mio padre di trasformare il vecchio telescopio guida in una maniglia.
Per poter smontare rapidamente la guida, che altrimenti non starebbe nella cassa di trasporto, Cippolo è stato montato su una coda di rondine Vixen.
Il primo esperimento ha dato risultati positivi anche con pose di 20′, sebbene non tutte siano andate a buon fine.
Simone.
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